Copertura assicurativa: se non hai la prova del pagamento in auto, per evitare multe puoi stampare il certificato digitale o mostrarlo sul telefonino alla polizia.<\/em>
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\nLa Legge per Tutti
\nContinua l\u2019incredibile vicenda di una riforma mal attuata: il certificato di assicurazione \u00e8 stato dematerializzato e reso online, gli automobilisti sono ora esentati (per legge) dall\u2019esporre il tagliando di carta sul parabrezza, ma le multe arrivano lo stesso. Possibile? Si, perch\u00e9 i terminali del portale dell\u2019automobilista, su cui dovrebbero confluire in tempo diretto i dati dei contratti, non sono spesso aggiornati in tempo reale con i pagamenti degli assicurati e la polizia non ha altri modi per assicurarsi dell\u2019effettiva copertura assicurativa dell\u2019auto fermata. Cos\u00ec un paio di mesi fa il ministero aveva consigliato di conservare in auto il vecchio tagliando cartaceo (rilasciato ancora per un periodo provvisorio) a dimostrazione del pagamento della polizza rc-auto (leggi \u201cAssicurazione: meglio portare con s\u00e9 il tagliando\u201d).
\nOra arriva il parziale contrordine. Il Ministero dell\u2019Interno dice che le multe possono essere evitate anche esibendo all\u2019agente il certificato in versione digitale mostrando il file sul telefonino (perch\u00e9 conservato nella memoria interna) oppure stampandone una copia a casa, senza bisogno di certificazioni. Lo ha evidenziato la circolare del 1\u00b0 settembre 2016.
\nDal\u00a018 ottobre\u00a0dello scorso anno non \u00e8 pi\u00f9 obbligatorio esporre sul parabrezza dei veicoli il contrassegno di assicurazione in corso di validit\u00e0. \u00c8 infatti sufficiente esibire alla polizia il regolare certificato di assicurazione in caso di controllo. Se per\u00f2 da una parte l\u2019automobilista ha il beneficio di non dover pi\u00f9 esporre il contrassegno, dall\u2019altro sono aumentati i rischi di essere trovati in difetto e spesso per motivazioni assolutamente indipendenti dalla volont\u00e0 del conducente. Questo perch\u00e9 innanzitutto le banche dati che attestano la regolarit\u00e0 della copertura assicurativa non sono ancora completamente aggiornate. Poi perch\u00e9 alcune compagnie consentono una estensione della copertura assicurativa per periodi di tempo superiori alle due settimane di rito.
\nAlla fine del discorso, la documentazione cartacea sar\u00e0 sempre prevalente rispetto alle indicazioni delle banche dati. Per questo motivo meglio avere al seguito anche il contratto assicurativo e l\u2019attestazione di avvenuto pagamento per non incorre in spiacevoli discussioni con gli organi di vigilanza. Per questo \u00e8 anche consigliabile portarsi dietro l\u2019attestazione di avvenuto pagamento del premio e copia del contratto perch\u00e9 rispetto alle indicazioni del Centro Elaborazione dati, i documenti risulteranno sempre prevalenti. Quando tutto manchi, l\u2019automobilista pu\u00f2 legittimamente esibire alla polizia anche un certificato di assicurazione in formato digitale (sullo smartphone), oppure una stampa non originale del formato digitale stesso.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Copertura assicurativa: se non hai la prova del pagamento in auto, per evitare multe puoi stampare il certificato digitale o mostrarlo sul telefonino alla polizia. La Legge per Tutti Continua l\u2019incredibile vicenda di una riforma mal attuata: il certificato di assicurazione \u00e8 stato dematerializzato e reso online, gli automobilisti sono ora esentati (per legge) dall\u2019esporre […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":1062,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"image","meta":[],"categories":[5],"tags":[],"better_featured_image":{"id":1062,"alt_text":"","caption":"","description":"","media_type":"image","media_details":{"width":817,"height":632,"file":"2016\/09\/prova.jpg","sizes":{"thumbnail":{"file":"prova-150x150.jpg","width":150,"height":150,"mime-type":"image\/jpeg","source_url":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-content\/uploads\/2016\/09\/prova-150x150.jpg"},"medium":{"file":"prova-300x232.jpg","width":300,"height":232,"mime-type":"image\/jpeg","source_url":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-content\/uploads\/2016\/09\/prova-300x232.jpg"},"medium_large":{"file":"prova-768x594.jpg","width":768,"height":594,"mime-type":"image\/jpeg","source_url":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-content\/uploads\/2016\/09\/prova-768x594.jpg"},"alm-thumbnail":{"file":"prova-150x150.jpg","width":150,"height":150,"mime-type":"image\/jpeg","source_url":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-content\/uploads\/2016\/09\/prova-150x150.jpg"}},"image_meta":{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"1","keywords":[]}},"post":832,"source_url":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-content\/uploads\/2016\/09\/prova.jpg"},"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/832"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/4"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=832"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/832\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":1028,"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/832\/revisions\/1028"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/1062"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=832"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=832"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.fpasrl.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=832"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}